martedì 29 marzo 2011

WEEKLY INSPIRATION #9




Nuovo lavoro per Scott Campbell, artista newyorkese nato originariamente come tatto-artist.
Il suo è un immaginario di teschi, cuori sacri, rose, donne, madonne, scritte ridondanti e serpenti, che permea tutta la sua produzione.
Gli utimi lavori che vi mostriamo sono precisissimi interventi di cutter su pile di banconote americane, con il risultato di sculture tridimensionali a forma di teschio umano.


DOLLARS LIKE DEATH

domenica 27 marzo 2011

150 anni di cosa?

Oggi finisce la settimana di festeggiamenti per i 150 anni dell'unità italiana.

L'attualità di Gaber è sconcertante.


Io G. G. sono nato e vivo a Milano
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che è tutto calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.

sabato 26 marzo 2011

Supportare il Tacheles

Che quello che muova il mondo siano i soldi si sa. Che però i soldi debbano fottere anche le situazioni che funzionano mi ha un po' rotto i coglioni.

Con un pò di ritardo vengo a sapere che uno degli squat piu grandi d'Europa, se non il piu grande, il Tacheles di Berlino, non se la passa molto bene. Ventanni di storia internazionale rischiano di essere buttati nel cesso per la solita cara questione economica.


Se volete dare il vostro supporto, c'è un'iniziativa di Peter Harnov che è alla portata di tutti. La trovate all'indirizzo isupporttacheles.blogspot.com e per farne parte vi basta mandargli una vostra foto con la i-support-tacheles-card in mano.

Due info in piu sul Tacheles:

Il centro commerciale Friedrichstraßepassage, conosciuto come “la cattedrale del consumo”, fu costruito tra il 1907 e il 1909. Era il secondo centro commerciale di Berlino è una delle prime costruzioni in cemento armato. La facciata contiene elementi di stile gotico e neoclassico. In mezzo al passaggio si può ammirare una delle piú grandi cupole in cemento armato di Europa. Tanto la tecnica quanto il disegno architettonico dell’edificio sono espressioni dell’inizio dell’era moderna.
Nel 1928 la compagnia di strumenti elettronici AEG entrò in possesso dell’edificio elo utilizzò come “Casa della Tecnologia” per esposizioni e presentazioni commerciali, ma anche cinematografiche. Nel 1936 vi furono trasmessi televisivamente i giochi olimpici, per la prima volta al mondo. Dopo il 1933 i vari spazi dell’edificio cominciarono ad essere utilizzati da varie organizzazioni connesse al nazismo. L’unione dei lavoratori tedeschi DAF, controllata dai nazisti, prese in gestione l’edificio nel 1941, per stabilirvi una sede SS. Nel 1943 dei prigionieri francesi furonorinchiusi provvisoriamente nell’attico.

Con la fondazione della GDR nel 1949 l’edificio fu trasferito in proprietà della trade union FDGB, facente parte della Germania dell’Est. In seguito alla Separazione della Germania e di Berlino, la costruzione rimase vuota salvo che per usi a breve termine, come per l’armata NVA o per la Scuola circense, e comincio ad andare in rovina.Nonostante che il Friedrichpassage fosse stato distrutto soltanto parzialmente durante la Seconda Guerra Mondiale, due ispezioni ufficiali, l’una del 1969, l’altra del 1977, ne raccomandarono la demolizione. All’inizio degli anni Ottanta alcune parti del complesso furono effettivamente demolite. Grazie a un sotterraneo di due piani, costruito come sostegno nel 1923-24, l’ala ancora oggi esistente sopravvisse.

Dopo la caduta del muro nel 1989 a Berlino Est sorse un movimento “squatter”. In particolare nei quartieri centrali Mitte, Prenzlauer Berg e Friedrichshain tale subcultura occupò il vuoto creato dalla scomparsa della GDR. La demolizione finale dell’edificio, prevista per aprile1990, fu evitata grazie all’occupazione promossa dal Gruppo di artisti Tacheles. Grazie al sostegno delle pubbliche istituzioni la sopravvivenza dell’edificio fu poi ulteriormente garantita, e, dopo un’ulteriore ispezione, l’edificio fu considerato parte del Patrimonio monumentale nazionale.

Nel 1998 la compagnia di investimenti FUNDUS ha comprato l’edificio sotto la condizione che il Tacheles potesse continuare ad esistere quale luogo storico e culturale. Fu stabilito di conseguenza un affitto simbolico di un marco tedesco al mese. Nel 2000-02 la costruzione fu restaurata, seguendo una procedura architettonica che ha posto in contrasto lo stile decadente delle rovine con elementi contemporanei e tecnologici.

La Art House Tacheles è ancora oggi un luogo di incontro internazionale, vòlto alla promozione e allo scambio di nuove concezioni artistiche e culturali. Oltre al teatro, al cinema e ai bar, uno degli elementi di base dell’attività del Tacheles è la messa a disposizione di numerosi spazi nella forma di ateliers per giovani artisti provenienti da tutto il mondo.

mercoledì 23 marzo 2011

WEEKLY INSPIRATION #8




Randy Mora realizza le sue illustrazioni utilizzando una tecnica tradizionale con cui riesce ad ottenere risultati molto interessanti. Nelle sue illustrazioni mescola immagini d'epoca dallo stile vintage a dettagli macabri e inquetanti.

martedì 22 marzo 2011

Jane Doe: malattia

Con un sacco di tempo da perdere, ed un sacco di malattia mentale, ecco cosa si puo combinare...

janeCDoe from Jack Gundersen on Vimeo.

domenica 20 marzo 2011

lunedì 14 marzo 2011

WEEKLY INSPIRATION #7

Jesse Lenz presenta "Monsters and Marilyns".

"Ho messo i capelli e il trucco della Marylin di Warhol sulle facce di poltici, dittatori e su quelle di mostri di film horror: bugiardi, assassini e tiranni - spiega l'autore delle illustrazioni Jesse Lenz - Questo per dimostrare che nonostante i media e la cultura popolare si sforzino o si siano sforzate di agghindare o abbellire queste persone, proponendole spesso come icone o figure eroiche, queste rimangono comunque dei mostri".

http://www.monstersandmarilyns.com/

giovedì 10 marzo 2011

Lezioni di vita #1

Inauguriamo questa nuova rubrica con la quale vi invogliamo al massacro più totale durante i concerti.
A sto giro impariamo dai KID DYNAMITE come ci si comporta ai concerti ardècore.

lunedì 7 marzo 2011

WEEKLY INSPIRATION #6


Henry Rollins turn 50.
Shepard Fairey ha creato questa stampa speciale in onore dei 50 anni di Henry Rollins, per chi non lo sapesse il tale in questione è stato il catante dei black flag dal 1981 al 1986.

martedì 1 marzo 2011