Ieri mattina rientravo al lavoro dopo una settimana di malattia. Tonsillite acuta.
Una merda che risolvi solo a botte di cortisone e pastiglie d'antibiotico grosse come supposte.
La mattina, di solito, intanto che faccio colazione, cazzeggio un po' tra i vari siti d'informazione ed altri titoli interessanti pescati dal mio pozzo nero di rss. Capita spesso ormai che, con in mano la mia bella tazza di mate fumante, mi soffermi per un po' sul blog di uno dei collettivi di scrittori migliori che io abbia avuto fra le mani negli ultimi mesi: la cricca Luther Blisset / Wu Ming.
I tipi sono dei capoccia senza senso. "Q" dovreste averlo letto tutti, è un fondamentale, lo trovate anche in download gratuito.
Beh, senza farvi troppe menate, ci tenevo a sottolineare due cose:
- il loro blog merita, almeno quanto i loro libri.
- il post di ieri parlava del rapporto fra scrittore e tempi moderni, in relazione a argomenti vari come portare a casa la pagnotta, nuovi supporti vs libri tradizionali, nuove probabili direzioni della narrativa. All'interno del post, c'era una citazione sulla musica, che m'andava di ripostare:
L’artista sarà sempre meno Divo (o Autore) e sempre più cantastorie, menestrello, bardo, griot. Non è molto “punk” tutto questo? In questo processo solo i parassiti [...] hanno qualcosa da perdere, non certo Noi, vasta, eterogenea e ancora inconsapevole comunità di produttori e fruitori e commentatori di musica.»
Non so voi, ma a me questa cosa del tagliare fuori i parassiti piace proprio un sacco.
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