sabato 14 aprile 2012

Pensieri disorganizzati al rientro dal tour


Ok, per ora è finita. C'è poco da fare i cinici: essere in tour è una figata mentre ritornare alla vita di tutti i giorni è abbastanza deprimente.

Non fraintendiamoci: non è che quello che combino nelle mie giornate ordinarie non mi piaccia... è solo che essere in 7 su un furgone carico di strumenti, sacchi a pelo e puzza di umanità poco pulita mi gasa molto di più.

Abbiamo fatto un po' di date con i nostri amici Antares, attraversato quattro paesi europei passando per capitali e cittadine disagiatissime. Abbiamo brindato ripetutamente, importunato qualsiasi ragazza capitasse a tiro, perso i sensi su materassi abbastanza zozzi, sudato e sanguinato, suonato, mangiato schifezze e riso, vomitato e ballato ma soprattutto abbiamo guidato per migliaia di kilometri. Forse è proprio questo il punto: la strada.

L'asfalto e le sue righe bianche divorate sempre più dal muso del furgone è l'immagine che volenti o nolenti ti rimane più in testa. Solitamente uno pensa che la cosa importante sia la meta. Vai LI per fare QUESTO. Vai LA per fare QUELLO. Stronzate. Per una live band, le serate ed i live hanno la loro importanza - ovvio - ma si sottovaluta troppo l'importanza dello starsene in giro, del dormire ogni giorno in un letto diverso. Dei nuovi posti visitati. Dei nuovi volti conosciuti.

Credo che sia una cosa che ti apre la mente. Non sto parlando di qualche cagata orientale/zen, ma proprio di un aiuto ad avere punti di vista sempre più ampi, a considerare le cose con meno ottusità. Quando sei in giro ti devi adattare a persone e situazioni. Sei obbligato a compromessi che normalmente non faresti. Ed il più delle volte non ci pensi nemmeno troppo su.

La cosa assurda è che il primo giorno sei in gaina piena, il secondo avverti forse la prima stanchezza ma il terzo... beh al terzo sei già dipendente. E' una vera e propria droga, sei praticamente nel tunnel, non conosci più la stanchezza e più suoni più vorresti rimanere in giro... senza badare troppo a dove dormirai, quello che vuoi è semplicemente rimanere in giro. Il più possibile.

Settimana prossima toccata e fuga in Croazia, quella dopo la Svizzera. Volevo ringraziare chi è stato in giro con me in questi giorni.. ci si rivede presto in furgone.
Noodles

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