giovedì 19 aprile 2012

VE LO DIAMO NOI IL LIETO FINE #1


Anna e Dario sono una coppia felicemente sposata da quasi 4 anni.

“Apri il culo e fammi sentire quanto riesci a stringermi dentro” ansimò Dario bagnato dal sudore che quella torrida giornata estiva gli faceva colare da tutto il corpo. “Shii...shii..” erano le uniche parole che potevano uscire dalla bocca di Anna, bocca stretta tra le dita di lui come in una morsa, spinta avanti e indietro dalle vigorose sferzate inguinali, faccia schiacciata su un cuscino ormai pregno di saliva e sudore, in una stanza resa buia dalle persiane chiuse; ma non troppo dai raggi di luce che filtravano tra le fessure.
L’atmosfera era soffocante.
“Ora prenditelo in bocca e fai ciò che sai fare...” Ed estrasse il suo cazzo con un movimento rapido, troppo rapido....Uscì il membro eretto, uscirono anche escrementi, lo sfintere anale come un geyser gusto merda che spruzzava quel liquame sul basso ventre di Dario. “Sei una puttana!”  “Dario ma non è colpa mia...!” Non aveva ancora finito di pronunciare quella frase che sentì qualcosa frantumarsi nella sua bocca....” Troia! Come cazzo ti è saltato in mente di cacarmi addosso!?!” Dario emise un urlo bestiale sovrastato solo dal tonfo del secondo cazzotto che frantumò altri denti e fece schizzare sangue sul cuscino già fradicio, altro sangue sul comodino, residui candidi di cocaina inquinati dal sangue inquinato dalla droga.
Anna piangeva. Mancavano solo le lacrime su quel maledetto cuscino, sentiva il sapore del sangue in bocca, pensava a Dario e a quanto sapeva essere dolce quando erano fidanzati...I suoi pensieri venirono interrotti da un forte dolore, l’ erezione di Dario occupava ancora il suo lato B.
“Basta...così mi fai male !” piagnucolò lei, “sta zitta tu, schifosa troia!” Le arrivò un pugno sui reni che le tolse il respiro, faceva meglio a stare zitta.
“Ti ho sposata solo per scoparmi il tuo bel culo, mi hai capito troia?” tirò un sorso del J&B rimasto nella bottiglia che stava per terra di fianco al letto. “..e anche per i soldi di quel cazzo moscio di tuo padre, se no col cazzo che mi sposavo un’idiota come te.” Anna non riuscì a trattenere i singhiozzi, nessuno mai le aveva parlato in questo modo, Dario non era più in sé.
“E adesso che cazzo piangi!?” Le arrivò un calcio sulla bocca già sfigurata dai pugni “Avresti dovuto pensarci prima!” Dario ruppe la bottiglia contro il comodino, si gettò su Anna con estrema violenza e iniziò a sgozzarla emulando i terroristi islamici che aveva visto in qualche video sul web. Un urlo strozzato precedette la recisione dell’ Aorta, il sangue schizzò ad alta pressione e imbrattò ulteriormente la stanza da letto. Il cuscino di Anna era annegato tra merda e sangue.
“L’amore è sofferenza, l’amore è imparare a sopportarsi a vicenda, tesoro mio” Dario guardava il corpo decapitato di Anna dall’ ingresso della stanza. Teneva per i capelli la testa di quella che una volta era sua moglie. Fece un sorso di J&B, lanciò la testa nella parte del letto più sporca di merda e se ne andò. Uscendo dalla stanza il suo passo era irregolare: un’ enorme erezione ingombrava le sue mutande...
Non sarebbe stata l’ ultima volta...

Nessun commento:

Posta un commento